2 Agosto 2023

L’amore secondo la scienza e la magia

By Arianna

Basta leggere qualche citazione sull’amore in rete per capire due cose. La prima è che l’uomo ha sempre cercato di comprendere e dare una definizione di che cosa sia l’amore, quella forza misteriosa che per Dante addirittura “move il sole e l’altre stelle”.

La seconda è che ogni persona, ogni filosofia, ogni pensatore e ogni scrittore ha avuto un’idea diversa dell’amore e, con grande sicurezza, possiamo dire che nessuno di loro sia arrivato ad una conclusione definitiva.

Ma quindi cos’è davvero l’amore? Per spiegare questa cosa così complessa prendiamo in prestito due discipline principali, spesso antagoniste ma che hanno negli anni cercato una definizione dell’amore che fosse il più completa possibile: la scienza e la magia.

Cos’è l’amore in senso scientifico?

Nella visione popolare l’organo deputato ai sentimenti è sempre stato il cuore, rosso come la passione e disegnato stilizzato nella forma che tutti conosciamo. In realtà l’organo nel quale avviene questo sentimento è il cervello.

Nonostante sia stato studiato solo di recente, sappiamo che l’amore si manifesta alla nostra coscienza tramite basi neurali e mediante ormoni. La sensazione inebriante di gioia e felicità che provoca l’amore è in realtà, infatti, l’effetto delle alte concentrazioni di dopamina, il neuromodulatore associato al desiderio e agli stati euforici.

All’aumento della dopamina si associa una diminuzione della serotonina, un regolatore dell’umore, che, venendo a mancare, ci pone in uno stato di ossessione e agitazione. Questo è il motivo per cui l’amore, soprattutto nelle prime fasi, ci preoccupa, ci agita e ci riempie i pensieri, di dubbi e paure del rifiuto.

Affascinante anche come la scienza abbia scoperto dove si trovi l’amore, tramite la ricerca con risonanza magnetica funzionale. Le aree del cervello deputate a questo sentimento sono l’ipotalamo, il luogo produttore della dopamina, l’insula e il corpo striato, responsabili invece della passione e del desiderio sessuale.

Va detto infatti che per la scienza gran parte del sentimento d’amore si associa all’istinto di sopravvivenza innato nell’uomo e, quindi, al desiderio riproduttivo. L’amore quindi ha il compito di provocare in noi benessere, senso di cura, senso di gratitudine ma anche passione, desiderio sessuale e, non da ultimo, una serie di paure dettate dalla mancanza di controllo.

In ultimo, si sa, quando siamo innamorati è come se non vedessimo, soprattutto nella prima fase, i difetti dell’altra persona. Questo è dovuto a una sospensione del giudizio razionale, solo riferito a quella persona, causata dall’amigdala. L’amigdala gestisce le risposte al sentimento di paura e ci protegge dai pericoli e dalle situazioni che potrebbero essere nocive per noi. Durante la prima fase dell’innamoramento l’amigdala si disattiva selettivamente e ci porta a sospendere il giudizio e a prendere decisioni anche pericolose pur di stare con la persona amata. Fortunatamente o sfortunatamente questa fase, secondo la scienza, dura fino ad un massimo di 3 anni.

E la magia cosa ne pensa?

Per i più romantici di noi una spiegazione così scientifica sarà sicuramente risultata arida. Ecco che, fortunatamente, ci viene incontro la magia, disciplina antichissima e connessa a doppio filo al tema dell’amore.

Il desiderio di ricorrere alla magia per salvare un amore, per costruirlo o per mantenerlo è così antico e così diffuso da aver generato una vera e propria tipologia di magia: la magia rossa. Da sempre gli esseri umani si rivolgono a cartomanti per comprendere il proprio destino amoroso o a operatori esoterici per eseguire dei legamenti d’amore, pratica molto diffusa ancora oggi.

Filtri d’amore, legamenti rituali sono di origine antichissima e hanno rappresentazioni nella letteratura e nella mitologia estremamente diffuse. L’uomo ha da sempre cercato di spiegare l’inspiegabile ricorrendo alla magia e, allo stesso modo, ha cercato di controllare i suoi effetti e le sue sensazioni proprio per evitare quella paura dettata dalla mancanza di controllo.

C’è da dire che la pretesa della magia non è quella della certezza assoluta. Le persone sotto legamento, secondo la disciplina, rimangono libere di scegliere e di autodeterminarsi tentando di predisporre e favorire gli eventi in modo naturale.

Le relazioni, i legami e l’amore in generale cambiano nel tempo a seconda dei mutamenti sociali ed è forse questa la cosa più bella dell’amore e ciò che lo rende affascinante: la sua inafferrabilità.